L’Associazione opera prevalentemente nel bacino idrografico del Torrente Pellice (Provincia di Torino), occupandosi di tutti gli aspetti legati agli ambienti acquatici e all’ittiofauna; può però anche collaborare con iniziative o progetti che riguardino altri territori o bacini.
L’Associazione cerca di operare in positivo per migliorare la qualità del territorio e dell’ambiente; propone, tutte le volte che questo è possibile, interventi e progetti relativi agli ambienti acquatici e all’ittiofauna; mette a disposizione il lavoro volontario dei suoi associati per rendere possibile la realizzazione di concreti miglioramenti ambientali; promuove, in tutte la forme possibili, attività culturali e didattiche per una migliore conoscenza degli ambienti acquatici; si riserva però anche di portare avanti attività di segnalazione e denuncia di illeciti o danni di tipo ambientale che dovessero verificarsi sul territorio.
L’Associazione collabora con tutti gli Enti pubblici che si occupano di ambienti acquatici ed ittiofauna; collabora anche con tutti i privati e le associazioni che operano nello stesso ambito, al fine di migliorare costantemente la qualità degli ambienti acquatici; lavora per costruire una rete di collaborazione con tutti i soggetti che hanno a cuore lo stato di salute del territorio e dell’ambiente.
L’Associazione non si occupa di attività ricreative in quanto ha finalità di tutela ambientale; sappiamo però che un ambiente in buone condizioni (soprattutto nel caso di fiumi e torrenti) è la condizione necessaria per poter sviluppare attività come la canoa, la pesca ricreativa, l’osservazione naturalistica, l’escursionismo, ecc. ; sul territorio esistono già gruppi e associazioni che praticano e promuovono queste attività; sarà cura dell’Associazione collaborare e progettare iniziative per la valorizzazione degli ambienti acquatici.
L’Associazione non si occupa direttamente di vigilanza volontaria in quanto, attualmente, la normativa impone tutta una serie di condizioni che la distoglierebbero dai suoi scopi istituzionali; se la vigilanza volontaria può essere lasciata agli organismi che già da tempo se ne occupano, l’Associazione si impegna, per quanto possibile, a un lavoro di costante presenza sul territorio, segnalando alle autorità competenti le anomalie, i danni o i reati che possano essere riscontrati.