L’allevamento nell'Unione Montana del Pinerolese è uno degli aspetti più diversificati dell’intero territorio.

Se la Val Pellice è la zona che ha saputo mantenere vive le tradizioni, le aziende dei comuni di bassa valle hanno optato per un allevamento di tipo più intensivo, ma comunque con attenzione al benessere degli animali e al biologico.

In entrambi i casi, nonostante la crisi che il settore sta attraversando, l’allevamento è ancora presente nell’economia locale ed è alla base del processo di valorizzazione delle peculiarità del territorio che attraverso la ricerca, l’innovazione e la conoscenza della cultura contadina del passato ha portato alla produzione di prodotti tipici locali di altissima qualità e al mantenimento di formazioni paesaggistiche anch’esse tipiche come gli alpeggi.

Molti allevamenti si sono specializzati nella lavorazione, nella trasformazione e nella vendita dei prodotti primari (latte e carne) direttamente in azienda (caseifici e agri macellerie) e nell’accoglienza turistica (Agriturismi, aziende didattiche).

Negli anni si è assistito ad una riduzione degli allevamenti (bovini, suini, ovicaprini ed avicoli) ed in generale ad una riduzione degli animali allevati ma con una maggiore attenzione alla qualità e alla tipicità.

Molte aziende si sono convertite al “biologico” ed in genere vi è una maggior sensibilità al benessere animale ed alla riduzione di antibiotici negli allevamenti e uno sguardo anche alla biodiversità con l’allevamento di razze autoctone e tradizionali anche negli allevamenti intensivi.

Paricolarità della Val Pellice è l’alto numero di caseifici d'alpeggio in rapporto all' estensione geografica. Gli alpeggi appartengono ai comuni e gli allevatori residenti, che talvolta sono anche proprietari di alcune strutture d'alpeggio, hanno un diritto di prelazione sul loro affitto. Fino agli anni ‘50, più famiglie si univano in una "partìa", una sorta di società che sfruttava collettivamente gli alti pascoli di proprietà comunale, dividendosi compiti e proventi. Oggi ogni alpeggio ha la sua identità ed esiste una estrema diversificazione delle produzioni.

Una bella ed esaustiva guida relativa ai caseifici di Alpeggio è stata realizzata dall’ASL TO3 ed è visionabile a questo link.