Salita a Prali
L’avvicinamento a Perrero è all’insegna della gradualità, per cui si raggiungono 855 metri di altitudine senza un particolare dispendio di energie. Le cose iniziano a cambiare nei successivi 5 dei 19 km circa d’ascesa, oltrepassando il bivio per Massello e proseguendo fino all’area delle Miniere (Pomeifrè, km 9,1).
Si cambia versante della valle ed iniziano i tornanti, corrispondenti ad alcune pendenze massime prima di raggiungere la Miniera della Gianna, oltrepassato l’omonimo ponte sul Torrente Germanasca.
Ancora una serie di curve per lambire l’ecomuseo “Scopriminiera e Scoprialpi” e lasciarsi alle spalle il bivio di Rodoretto, quindi un secondo strappo a ridosso del paravalanghe che introduce nella piana di Villa.
Il difficile di un’ascesa completa come banco di prova in allenamento e appagante in termini di gita ciclistica è ormai alle spalle. Piacevole, lungo il torrente, l’ultimo tratto che va a concludersi proprio sulla piazza del capoluogo.